L’intervento di protesi di ginocchio viene effettuato da più di 30 anni con ottimi risultati. Tuttavia, rispetto all’anca, l’articolazione del ginocchio è più complessa e di conseguenza l’intervento di protesi di ginocchio è più tecnico e più fattori vanno considerati per avere un buon risultato.
Da circa 15 anni si dedica alla chirurgia protesica di ginocchio, perfezionando la tecnica chirurgica sulla base di una serie di nuovi concetti
scaturiti da diversi studi scientifici pubblicati su riviste internazionali
(attività scientifica - ginocchio)
Nel 2006 ha iniziato ad utilizzare una strumentazione computer-assistita per impiantare in più preciso modo la protesi ottenendo, dopo un minimo di 10 anni dall’intervento, ottimi risultati in più del 90 % dei casi
Più recentemente ha sviluppato una serie di tecniche chirurgiche con lo scopo di migliorare il posizionamento dell’impianto protesico ed il bilanciamento dei legamenti del ginocchio.
L’intervento di artroprotesi d’anca viene effettuato da circa 40 anni con risultati molto soddisfacenti. L’intervento consente di eliminare il dolore, di recuperare il movimento dell’anca, di riprendere a svolgere le normali attività fisiche
Da quasi 20 anni si occupa di chirurgia protesica dell’anca, utilizzando diversi impianti protesici scelti in base alla tipologia del paziente e alle caratteristiche del femore da operare.
Fin dall’inizio ha utilizzato protesi in titanio mini-invasive, insieme a superfici articolari, come la ceramica, che potessero garantire una più lunga durata della protesi rispetto ad altri materiali come il metallo e il polietilene.
Ha pubblicato diversi studi sui risultati di protesi a ridotta invasività dopo più di 10 anni dall’intervento, sull’importanza del corretto posizionamento della protesi e del diametro della testina per ridurre i rischi di lussazione. Recentemente ha analizzato le differenze geometriche esistenti tra i più diffusi modelli di protesi e le possibili implicazioni cliniche che tali differenze possono comportare
(attività scientifica protesi anca)
Da molti anni esegue interventi di chirurgia protesica di revisione d’anca e ginocchio.
Tale chirurgica viene effettuata nei pazienti che necessitano di sostituire la protesi iniziale, perché usurata o scollata dall’osso adiacente, per la presenza di un’infezione o di una frattura vicino alla protesi
Questa chirurgia, decisamente più complessa rispetto a quella del primo impianto, necessita di un’equipe ortopedica, anestesiologica ed infermieristica debitamente specializzata e preparata ad affrontare casi particolarmente complicati
Per le complicanze infettive di questa chirurgia collabora con un team di infettivologi specializzati nel trattamento di infezioni periprotesiche, con i quali vengono di volta in volta analizzate le strategie di trattamento più efficaci e meno impegnative per il paziente.
Esistono numerosi tipi di intervento per la correzione dell’alluce
valgo. Molti di questi si differiscono perché trovano indicazioni
In pazienti che hanno diverse gravità di alluce valgo
Nei pazienti giovani con deformità lieve è possibile effettuare un intervento sulle strutture tendinee e capsulo-legamentose
Nei casi più gravi è necessario intervenire anche sull’osso con delle osteotomie (singole o multiple in base alla gravità della deformità)
Le osteotomie si possono stabilizzare con mezzi di sintesi definitivi (viti o raramente placche) o temporanei che vengono rimossi ambulatorialmente dopo circa un mese
Da molti anni utilizza una tecnica di correzione percutanea, effettuata attraverso un’incisione di circa 2 cm.
In caso di alluce valgo particolarmente grave, associa ulteriori
steps chirurgici per meglio correggere la deformità e ridurre il
rischio di recidive
Da 20 anni esegue routinariamente interventi chirurgici per il trattamento di fratture dell’arto superiore ed inferiore e per il trattamento di fratture adiacenti ad impianti protesici d’anca e di ginocchio